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Sabato 25 ottobre gli studenti del liceo "Fratelli Maristi" hanno accolto un gruppo di 5 giovanissimi provenienti dalle parrocchie di S.Francesco d'Assisi in Villaricca, S. Ludovico D'Angiò in Marano e S. Giacomo Apostolo in Calvizzano, venuti a condividere la loro esperienza di volontariato di quest'estate , al servizio degli ultimi, presso le suore di Madre Teresa nella metropoli di Calcutta, accompagnati da don Ciro Russo.
Il seminarista Salvatore ,che sarà presto sacerdote a soli 25 anni, Maria 21 anni , studentessa in psicomotricità infantile, Ida e Biagio coppia di fidanzati di 24 anni e Cristina 26 anni, hanno aperto i loro cuori e ci hanno raccontato il percorso interiore che hanno fatto alla ricerca di una vocazione che a fatica, tra il caos della quotidianità , si fa spazio, si fa sentire piano piano, mentre si va all'università,a lavoro, a ballare con gli amici, o mentre si sta in chat su wap...e che sussurra ciò che dobbiamo fare per essere felici, anzi più felici : una vocazione per la vita lavorativa, una vocazione che si fa servizio ai più poveri, una vocazione che è scelta di sobrietà.
Reportage di foto , racconti di esperienze che toccano il cuore, condivisione di ciò che di brutto li ha segnati e di ciò che di bello invece ricorderanno per sempre, e poi volti, persone, luoghi , odori, sapori, emarginazione, sorrisi, carezze, paura, musiche, bambini, lebbrosi, preghiera, stanchezza, voglia di scappare, voglia di restare... voglia di amare e di lasciarsi amare...questi i colori di Calcutta, che , grazie a loro, abbiamo visto anche noi, come se fossimo lì inginocchiati sulla tomba di Madre Teresa.
Al termine del Mese dell'Ottobre Missionario i nostri giovani si interrogano sul senso della sobrietà, sobrietà che si fa rispetto : rispetto verso ciò che di gratuito abbiamo ricevuto immeritatamente, rispetto verso chi non ha nulla, rispetto verso i beni che devono essere a disposizione di tutti e non di pochi fortunati, perché non sono premi ma diritti fondamentali dell'uomo.
Ciascuno dei nostri studenti si è fatto toccare da tutto ciò, ecco cosa scrive Claudia , V liceo :
Il gruppo di ragazzi ci ha raccontato della sua esperienza missionaria a Calcutta e di come sia stata una scelta per ognuno quasi casuale, guidata dal Signore, che ha anche permesso loro di resistere durante quelle dure settimane di servizio.
Questi ragazzi, non molto diversi da noi, sono stati a contatto con una realtà che con la nostra non ha nulla a che fare.
Hanno avuto dei momenti di difficoltà, ma grazie alla tenacia e al coraggio, hanno saputo concludere al meglio quest'esperienza che ,anche dopo mesi, fa brillare i loro occhi mentre raccontano ciò che hanno fatto e provato.
Mi hanno colpito molto due cose: l'esperienza che hanno avuto con i malati di lebbra e come con un semplice sorriso o una carezza hanno saputo curare gli animi di quelle persone alle quali è stata preclusa ormai da anni la possibilità di stare bene con loro stessi e di non essere emarginati, ma mi ha colpito anche il loro cieco affidamento a Dio, cosa che non è da tutti e che quasi nessuno è disposto a fare, ma questi ragazzi sono stati la prova vivente che nulla è impossibile a Dio.>>
Al termine dell'incontro in cappella ciascuna classe ha offerto all'altare i salvadanai creati e riempiti durante il mese di ottobre, perché come i 5 pani e i 2 pesci , tutto il nostro "poco" offerto con amore possa nelle mani di Dio diventare molto.
Grazie ancora ragazzi per la vostra testimonianza!