domenica 4 novembre 2012

lettera aperta al VESCOVO


Grazie Eccellenza, in questo paese dove i prefetti si offendono perché non vengono chiamati con il loro nome istituzionale  ma che dietro la facciata formale nascondono un silenzio angosciante su tante realtà di morte e sofferenza che accadono sotto gli occhi tutti i giorni, grazie perché la tua voce non rimane indifferente.
Grazie per raccogliere il grido di tanti cristiani che sono stanchi di sentirsi schiacciati e umiliati, non possiamo rimanere a guardare indifferenti.
Come battezzati, innamorati del Vangelo affermiamo che tutto ciò che umilia la Vita è contro il Vangelo. Non solo la camorra che distrugge la vita là dove si diffonde come un veleno, ma anche tutto il grigio che intorno a questo veleno si arricchisce e rimane indifferente. Forse è proprio questa indifferenza che va combattuta per il bene dei nostri ragazzi. Che insegnanti ed educatori saremmo se non spendessimo la nostra vita per regalare una terra migliore ai nostri alunni? Che valore hanno tante cose che diamo ai nostri ragazzi se non riusciamo a garantire loro il diritto di respirare un'aria pulita che non li uccide? 
Conosciamo troppe famiglie distrutte da malattie e lutti. E' ora di dire BASTA.
Grazie Sua Eccellenza per le sue parole e per il coraggio di denunciare all'Europa ciò che la nostra politica, spesso troppo bassa e priva di ideali, non è capace di arginare.

la Comunità Educativa Marista

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:

DIOCESI di AVERSA
ITALIA
European Parliament
Mr. Martin SHULZ
President of European parliament
Rue Wiertz
B – 1047 BRUSSELS
OGGETTO: PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO PER IL CONTASTO DELLO SMALTIMENTO ILLECITO DEI RIFIUTI TOSSICI INDUSTRIALI INTERRATI O DATI ALLE FIAMME NELLE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA.
La Diocesi di Aversa conta circa seicentomila abitanti distribuiti tra le province di Napoli e Caserta. E’ un territorio ed una parte del meridione d’Italia con elevata densità di popolazione.A nome di questa popolazione, dei sacerdoti che curano le comunità parrocchiali distribuite sul territorio diocesano e dei fedeli delle altre diocesi vicine e confinanti, Le scrivo per sottoporre all’attenzione del Parlamento Europeo un gravissimo problema che sta assumendo le dimensioni di un vero disastro ambientale e umanitario. Mi riferisco all’angosciante dramma della presenza di rifiuti tossici industriali abbandonati in spazi destinati alla vita pubblica o al lavoro agricolo, che vengono poi bruciati e interrati nelle nostre campagne come nelle periferie delle città.
Altissimi roghi di tonnellate di pneumatici, pellami e stracci intrisi di sostanze liquide mortalmente tossici, bruciano di giorno e di notte rendendo l’aria tossica e irrespirabile. La campagna geme. La gente scappa via o si rintana in casa per non inalare il veleno sprigionato. Il popolo è allo stremo. Sfiduciato, stanco, depresso. Sono aumentate a dismisura malattie come il diabete, infertilità maschile e, soprattutto, vari tipi di tumore. In questa striscia di terra – con una popolazione tra le più giovani di Italia – si muore più che altrove. La camorra, questa triste realtà con la quale siamo costretti a convivere da sempre, permette e sostiene questo scempio per i suoi interessi economici. In questo modo, infatti, vengono smaltiti illegalmente, e a poco prezzo, i rifiuti industriali di tante aziende del Nord e del Sud Italia.
Le amministrazioni locali da anni non riescono – e lo confessano pubblicamente – a risolvere questodramma assurdo e dolorosissimo per mancanza di fondi, di personale, di mezzi. Il problema non riguarda, purtroppo, solamente noi. A ridosso di questi roghi infernali, infatti, nei campi gli agricoltori coltivano ortaggi, verdure e frutta che finiscono sulle tavole dei consumatori ignari e indifesi.
Facendomi voce di chi soffre vengo a chiederle di interessare il Parlamento Europeo per dare una svolta a questa trappola dalla quale, da anni, non sappiamo liberarci. Gli interessi sono tanti. C’è, purtroppo, gente collusa e corrotta, o, forse, solamente timorosa e
pigra. Noi vogliamo che la nostra gente possa vivere in serenità e godere degli stessi diritti degli altri cittadini europei. Attendo fiducioso un riscontro a questa lettera accompagnata anche da centinaia di firme dei cittadini.
Aversa 20 settembre 2012
Mons. Angelo SPINILLO
Mons. Angelo SPINILLO
nato a S. Arsenio (Sa) il 01/05/1951
residente in 81031 AVERSA (Ce) alla via S. Paolo, 27