Perché un
Giubileo della Misericordia
Cari fratelli e sorelle,
buongiorno.
Ieri ho aperto qui, nella Basilica di San Pietro, la Porta Santa
del Giubileo della Misericordia, dopo averla aperta già nella Cattedrale di Bangui, in Centrafrica. Oggi
vorrei riflettere insieme a voi sul significato di questo Anno Santo,
rispondendo alla domanda: perché un Giubileo della Misericordia? Cosa significa questo? La
Chiesa ha bisogno di questo momento straordinario. Non dico: è buono per la
Chiesa questo momento straordinario. Dico: la Chiesa ha bisogno di questo
momento straordinario. Nella nostra epoca di profondi cambiamenti, la Chiesa è
chiamata ad offrire il suo contributo peculiare, rendendo visibili i segni
della presenza e della vicinanza di Dio. E il Giubileo è un tempo favorevole
per tutti noi, perché contemplando la Divina Misericordia, che supera ogni
limite umano e risplende sull’oscurità del peccato, possiamo diventare
testimoni più convinti ed efficaci. Volgere lo sguardo a Dio, Padre
misericordioso, e ai fratelli bisognosi di misericordia, significa puntare
l’attenzione sul contenuto essenziale del Vangelo:
Gesù, la Misericordia fatta carne, che rende visibile ai nostri occhi il grande
mistero dell’Amore trinitario di Dio. Celebrare un Giubileo della Misericordia
equivale a mettere di nuovo al centro della nostra vita personale e delle
nostre comunità lo specifico della fede cristiana, cioè Gesù Cristo, il Dio
misericordioso. Un Anno Santo, dunque, per vivere la misericordia. Sì, cari
fratelli e sorelle, questo Anno Santo ci è offerto per sperimentare nella
nostra vita il tocco dolce e soave del perdono di Dio, la sua presenza accanto
a noi e la sua vicinanza soprattutto nei momenti di maggiore bisogno…
(Papa
Francesco 9 Dicembre 2015)
Tutte le nostre iniziative pastorali di quest’anno hanno
come sfondo questo evento straordinario che il Papa ci invita a vivere nella
Chiesa. Per la Quaresima, come scuola cattolica, la settimana scorsa abbiamo
organizzato per i ragazzi un evento particolare per far sperimentare ancor più
concretamente l’anno Santo della Misericordia: nei giorni di giovedì e venerdì
con i ragazzi di seconda e terza media (le prime lo faranno dopo per la fine
dell’anno perché la pioggia ce l’ha impedito) abbiamo realizzato un
pellegrinaggio a piedi dalla nostra scuola alla porta Santa foraniale che è
quella della chiesa Maria SS delle Grazie del Convento Francescano di
Giugliano. E’ stata un’esperienza profonda e intensa per i nostri alunni per vivere la presenza di Dio, per riflettere
sul significato della Misericordia e per ricevere il sacramento della
riconciliazione e dell’eucarestia, per prepararsi in modo personale e intimo
alla Santa Pasqua.