Vi riportiamo una lettera che Fr George Sabe ci ha scritto per informarci della situazione in Siria.
Lettera da Aleppo n ◦ 10 (aprile 2013)
Dal 30 marzo, gli eventi si succedono rapidamente nella nostra città di Aleppo.
Infatti, alle 3.30 del mattino del Venerdì Santo 2013, ho ricevuto la prima telefonata che mi dice che il distretto Jabal al Sayde comincia ad essere invaso dai ribelli che urlano e gridano, intimando alle persone di rimanere all'interno dei loro appartamenti.
La minaccia era reale o era un’ incursione sporadica senza alcun effetto sulla vita del quartiere? Lentamente, le notizie annunciavano una vera e propria invasione della zona, i negozi venivano distrutti, le auto scassate o rubate. Le raffiche dei colpi paralizzavano le persone e le costringevano a rifugiarsi nella tromba delle scale. Grandi e piccoli in pianto. La paura si diffondeva! Domande angosciose:
Dobbiamo lasciare la casa? Cosa fare?
Una vera angoscia! Una vera tragedia si preannunciava ...
Nel corso delle ore, infuria la lotta, le case sono "visitate" da elementi armati, l'elettricità viene tagliata, l'acqua anche ...
Le famiglie immaginavano che si trattasse di una questione di ore, speravano, aspettavano, ma non cambiava nulla! Al contrario, l'evidenza è tutt'altra. Gli uomini pesantemente armati si installano ... Scende la notte. Si presta orecchio al minimo rumore, al minimo grido, a qualsiasi urlo... Non si dorme, si veglia, si prega, si aspetta il soccorso del cielo ... E’ la loro ultima risorsa ...
Sabato Santo, all'alba, gli edifici cominciano a svuotarsi, le persone stanno evacuando il quartiere. Esse portano con sé lo stretto necessario: alcuni documenti importanti, alcuni vestiti, qualche soldo, e niente altro ... Inizia l'esodo, le persone vagano, in cerca di una possibile uscita dall'inferno. Escono... ma è ancora buio ... Una famiglia perde il contatto con i suoi due bambini piccoli che dovrebbero essere con i vicini, ma non ci sono ... Un'altra famiglia cerca con tutti i mezzi di aiutare il vecchio che