E' terminata sabato la manifestazione "le 5 giornate di Giugliano contro la camorra". E' ancora presto per fare dei bilanci ma sicuramente possiamo distaccare alcuni elementi di speranza. Per la prima volta a Giugliano si è parlato, discusso e confrontati sul tema della camorra a 360 gradi. Un sentimento di liberazione come se a partire da queste 5 giornate ora è possibile tornare a usare la parola camorra senza complessi e paure, abbiamo tolto questa parola dall'anonimato dove giaceva da decenni e l'abbiamo ricollocata nella voce giusta del vocabolario della lingua italiana: Accordo tra più persone che cercano di raggiungere vantaggi personali violando i diritti altrui e aggirando le leggi (ndr e calpestando il Vangelo). Un grazie speciale soprattutto va alle scuole. Hanno risposto con grande coraggio ed è proprio qui che dobbiamo concentrare le nostre forze migliori per costruire un futuro di speranza.
Grazie all'istituto Maristi che ha accolto Cantone per la serata inaugurale;
Grazie all'isitutto I.T.I.S.“Luigi Galvani” che ha affrontato con i suoi alunni la potenzialità che i Beni confiscati possono essere per il nostro territorio;
Grazie alla scuola media “Giuseppe Impastato” per aver parlato di sport, quello vero, che edifica la persona;
Grazie all'istituto I.P.S.I.A.“Guglielmo Marconi” per aver affrontato il tema economico;
Grazie alla scuola media "Giuseppe Maria Cante” che ha accolto con calore e affetto i parenti di vittime di camorra offrendo loro la possibilità di narrare la loro storia di violenza e di speranza.
C'è ancora molto da fare ma è bello sentire che ormai è una piccola comunità quella che si muove fatta sopratutto di giovani e ragazzi che sognano una Giugliano diversa, sicuramente più vera, sicuramente più viva e dal mio punto di vista senza dubbio più evangelica.
Fr Stefano Divina