All'interno del piano di formazione continua che l'Istituto prepara per i suoi docenti vi proponiamo una riflessione ad
alta voce che nasce dall'incontro di formazione sul compito
dell’insegnante di educare l’alunno.
Si parla sempre più
di emergenza educativa, del bisogno
di educare in un momento storico difficile, in cui sia la Scuola che la
Famiglia intese come agenzie educative tradizionali sono spiazzate dinanzi al
succedersi degli eventi.
Gli stessi ruoli
ormai non sono più chiari: spesso la Famiglia si avverte impotente e demanda
pienamente alla Scuola parte del proprio compito educativo vedendo nell'istituzione scolastica un’ancora di salvezza, la soluzione alla propria
incapacità educativa.
Dall'altro lato, il
caso opposto: una Famiglia ad “ombrello” che protegge il proprio figlio,
sempre, sopra di tutto, sopra ogni cosa, e che deve impartire ordini alla
stessa Scuola perché è solo la Famiglia a conoscere il proprio figlio e solo
lei sa ciò che è giusto fare per lui e ciò che non lo è!
Dunque,
quale scuola per questo tempo frammentato e disorientato? Per questo tempo in
cui le persone agiscono seguendo solo il proprio Io? Per questo tempo in cui il
benessere materiale è più importante della persona stessa? Per questa civiltà della comunicazione che lascia
i più giovani troppo soli nel costruire il loro progetto di vita?