"Ben presto è nata in me
una diffidenza verso i confini e un amore profondo, spesso appassionato, per
quei beni umani che per loro natura stanno al di là dei confini. Col passare
degli anni mi sono sentito ineluttabilmente spinto ad apprezzare maggiormente
ciò che unisce uomini e nazioni piuttosto che ciò che li divide." (Hermann Hesse)
In un mondo sempre più globale, eppure
sempre più saturo di uomini che predicano la diffidenza piuttosto che l'amore,
è nostro dovere abbattere muri e confini e trasformare questo mondo di pochi in
un mondo di tutti; accettare nella nostra vita il prossimo come un fratello,
piuttosto che come un nemico, senza distinzione di colore, razza, religione,
idee e orientamenti.
Ma il primo passo per combattere l'odio
è conoscere l’altro, per capire, per accettare, per accogliere.
Gli alunni del liceo dei dell’Istituto Maristi,
il 16 Febbraio 2017, conoscono i loro fratelli della Montfort Academy di New
York, scuola cattolica americana, accompagnati dal professor Nicola di Fiore,
ex alunno dei Fratelli Maristi di Giugliano e professore di italiano
all'accademia.
In un incontro di amichevole conoscenza,
i nostri giovani liceali hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con coetanei
provenienti da migliaia di chiilometri di distanza, scoprendo come i confini,
gli oceani, i continenti, non ci rendono diversi in alcun modo. Così tra una
chiacchierata sul fantacalcio e il fantafootball, consigli su cosa mangiare e
cosa visitare, strette di mano e abbracci, da quasi completi sconosciuti, senza
alcuno sforzo e quasi senza rendersene conto, un piccolo gruppo di ragazzi di
lingue e culture diverse ha cancellato le distanze e alla fine del giorno non
era più un gruppo di italiani e uno di americani, ma Joe, Antonio,
Mark, Connor, Vincenzo, Adelaide, Stephen e molti altri, che si scambia
contatti e scopre qualcosa in più di una società apparentemente così diversa,
eppure così simile alla loro.
Dopo un momento di preghiera in cui è
stato recitato l'Ave Maria in inglese e in italiano, un tour della scuola e un
momento di svago e conversazione tra i ragazzi, i presidi delle due scuole si
sono scambiati magliette, felpe, penne dei reciproci istituti, per terminare,
infine, con un buffet che ha coinvolto tutti i ragazzi.
Una scuola che insegna a abbattere muri
piuttosto che a costruirne è una scuola che prepara i suoi studenti non solo da
un punto di vista specificatamente didattico, ma spirituale e umano e per
questo non possiamo che essere grati al nostro istituto che cerca di rendere il
mondo un posto migliore, più unito e pieno d'amore.
Quinto Liceo