mercoledì 20 gennaio 2016

"LADRI DI SOGNI"... quando il teatro ci fa riflettere.



Una fredda mattinata di inverno con un cielo terso e un sole risplendente.
Una passeggiata per via Scarlatti ed ecco che siamo arrivati al teatro Diana dove ci aspetta uno spettacolo del quale gli insegnanti ci hanno anticipato qualcosa, un qualcosa che ha accresciuto la nostra curiosità:
“Ladri di Sogni”; una carrellata storica su un fenomeno antico e purtroppo ancora attuale come la camorra raccontato attraverso le voci, gli occhi, i gesti delle vittime di questo folle sistema. Vittime innocenti, assassinate per vendetta, per scambio di persona, per “caso”, perché hanno denunciato, perché non si sono piegate, perché hanno detto il loro no!
Costoro che sono morti vivono però nella memoria e la loro testimonianza prende forza dal loro stesso sacrificio: don Peppe Diana, Silvia Ruotolo, Annalisa Durante, Paolo e Gino, Giancarlo Siani non sono più nomi per noi sconosciuti, ma vite, volti, storie che ci hanno toccato e non ci hanno lasciati indifferenti!
Ecco alcune delle nostre riflessioni nate con i professori dopo lo spettacolo.

Le vittime sono molte ma anche se sono morte per mano della camorra  sono morte con la coscienza pulita perché loro hanno avuto il coraggio di parlare; ciò che noi non abbiamo avuto il coraggio di fare per molti anni e tanti sono morti per questo .. E noi non dobbiamo dimenticare perché è il dimenticare che ci sconfigge !!
Persone con figli , mariti , SOGNI ...
Che devono fare a meno della persona a loro Cara perché? Perché hanno detto semplicemente la verità ? 
Il mio messaggio è DENUNCIARE, dire finalmente la Verità.
Cosa c’è di male nel dire semplicemente la Verità?
Giancarlo Siani era un giornalista ( anzi era il suo sogno diventarlo ) a lui è stata strappata la vita e con la vita anche i suoi sogni sono svaniti.... Solo per aver raccontato la VERITÀ!!!! E questo
ragazzo, questo eroe, è solo la rappresentazione di tutte le vittime uccise per mano della camorra ingiustamente !!! Grazie! 
M. Esposito 2C

La nostra impressione riguardo allo spettacolo "Ladri di Sogni" è molto positiva . Ci ha insegnato che non dobbiamo arrenderci difronte alle difficoltà , combattere per avere un futuro migliore e dare fine alla camorra . Questo ce l'ha dimostrato il figlio di Silvia Ruotolo una donna che è stata vittima innocente della camorra, ricordata da noi ancora oggi.
Ci siamo anche commossi per la storia del ragazzo diventato camorrista con l’aiuto del padre, ma ravveduto rimpiange tutto il male che ha commesso e rivolgendosi a noi ragazzi ci invita a respingere ogni forma di violenza: "Uagliu' jettat sti curtiell"!
Insomma abbiamo capito che insieme possiamo possiamo distruggere la camorra !!!
Da Asia e Federica 2B

Grande ammirazione verso i personaggi, verso le vittime!
Luca Martorano 2A

"Ladri di sogni", uno spettacolo che ci ha fatto molto riflettere: non è giusto che persone indifese e senza alcuna colpa debbano essere uccise e maltrattate! Emily Guerrera 2C

È stato molto emozionante, interessante ed educativo. Mi hanno colpito molto le storie delle persone che sono state vittime della camorra. Tutto ci ha fatto riflettere
Cristina Barbato 2C

E’ stato molto interessante, mi è piaciuto molto. Mi sono emozionato ad ascoltare dal vivo la testimonianza del figlio di una vittima innocente.
Marco Iodice 2B

Impressionante l'interpretazione.
Mi sono emozionata molto ad ascoltare tutte quelle storie vere di persone coraggiose e forti che sono riuscite ad affrontare le  perdite dei loro cari anche se le ferite che portano addosso non scompariranno mai.

Queste storie dovrebbero essere d'esempio per le future generazioni e per noi stessi; siamo ancora in tempo per fermare la camorra.
Francesca Palumbo 2C

È stata un'esperienza bellissima che ci ha fatto capire perché dobbiamo combattere la camorra e tutte le forme di criminalità.
Domenico Santonicola 2A

Come esperienza più bella di così non poteva essere, siamo stati insieme ai nostri amici e abbiamo capito che la cosa migliore è non stare in silenzio dinanzi all’ingiustizia, alla violenza, perché il silenzio uccide.
Giulia Picascia 2A