Una fredda mattinata di inverno con un cielo terso e un sole
risplendente.
Una passeggiata per via Scarlatti ed ecco che siamo arrivati al
teatro Diana dove ci aspetta uno spettacolo del quale gli insegnanti ci hanno
anticipato qualcosa, un qualcosa che ha accresciuto la nostra curiosità:
“Ladri di Sogni”; una carrellata storica su un fenomeno
antico e purtroppo ancora attuale come la camorra raccontato attraverso le
voci, gli occhi, i gesti delle vittime di questo folle sistema. Vittime
innocenti, assassinate per vendetta, per scambio di persona, per “caso”, perché
hanno denunciato, perché non si sono piegate, perché hanno detto il loro no!
Costoro che sono morti vivono però nella memoria e la loro
testimonianza prende forza dal loro stesso sacrificio: don Peppe Diana, Silvia
Ruotolo, Annalisa Durante, Paolo e Gino, Giancarlo Siani non sono più nomi per
noi sconosciuti, ma vite, volti, storie che ci hanno toccato e non ci hanno lasciati
indifferenti!
Ecco alcune delle nostre riflessioni nate con i professori dopo lo
spettacolo.
Le vittime sono molte ma anche se sono morte per mano
della camorra sono morte con la
coscienza pulita perché loro hanno avuto il coraggio di parlare; ciò che noi non
abbiamo avuto il coraggio di fare per molti anni e tanti sono morti per questo .. E noi non dobbiamo
dimenticare perché è il dimenticare che ci sconfigge !!
Persone con figli , mariti , SOGNI ...
Che devono fare a meno della persona a loro Cara perché?
Perché hanno detto semplicemente la verità ?
Il mio messaggio è DENUNCIARE, dire
finalmente la Verità.
Cosa c’è di male nel dire semplicemente la Verità?
Giancarlo Siani era un giornalista ( anzi era il suo
sogno diventarlo ) a lui è stata strappata la vita e con la vita anche i suoi sogni
sono svaniti.... Solo per aver raccontato la VERITÀ!!!! E questo
ragazzo, questo eroe, è solo la
rappresentazione di tutte le vittime uccise per mano della camorra
ingiustamente !!! Grazie!
La nostra impressione riguardo allo spettacolo
"Ladri di Sogni" è molto positiva . Ci ha insegnato che non dobbiamo
arrenderci difronte alle difficoltà , combattere per avere un futuro migliore e
dare fine alla camorra . Questo ce l'ha dimostrato il figlio di Silvia Ruotolo
una donna che è stata vittima innocente della camorra, ricordata da noi ancora
oggi.
Ci siamo anche commossi per la storia del ragazzo diventato
camorrista con l’aiuto del padre, ma ravveduto rimpiange tutto il male che ha
commesso e rivolgendosi a noi ragazzi ci invita a respingere ogni forma di
violenza: "Uagliu' jettat sti curtiell"!
Insomma abbiamo capito che insieme possiamo possiamo
distruggere la camorra !!!