domenica 30 marzo 2014

STUDENTI-VISITATORI IN TERRA SPAGNOLA

qui le FOTO
Mentre il biennio del Liceo Marista era in settimana bianca, i ragazzi del terzo e quarto anno si sono recati in viaggio a Barcellona. E’ stato un importante momento di crescita e di aggregazione. Cinque giorni immersi tra le bellezze architettoniche e culturali della città seguendo le tracce del grande architetto e massimo esponente del modernismo catalano Antoni Gaudí. Ad affascinare i ragazzi sono state sicuramente le forme sinuose ed imprevedibili di Casa Batlló, Parc Güell e la Sagrada Família, ma altrettanto suggestive sono  state le visite al quartiere gotico in cui sorge la maestosa Cattedrale, al Porto Olimpico, Barceloneta e le passeggiate sulla Rambla. 
Non poteva naturalmente mancare la visita all’Acquario con il lungo passaggio nel tunnel subacqueo in cui i ragazzi hanno percorso circa 80 metri in mezzo a squali e altre creature, guardandole nuotare intorno e sopra di loro. 
Forti emozioni ha suscitato anche la visita al Camp Nou dove, tra coppe e trofei, sono stati rivissuti tutti i momenti più belli della storia del Barcellona Calcio; entusiasmante anche la visita agli spogliatoi, sala stampa e l’ingresso sul campo di gioco. 
Sono stati momenti indimenticabili durante i quali i ragazzi hanno avuto la grande opportunità di approfondire e mettere in pratica la loro conoscenza della lingua spagnola.         
 Prof. Valeria Di Fiore

giovedì 27 marzo 2014

Riappropriarsi del Tempo

Perché finalmente lo abbiamo imparato che c’è tempo soltanto se c’è un tempo, un tempo per ogni cosa.
Per sceglierne magari una sola di quelle cose impossibili, però poi realizzarla, costi quel che costi.
E arrivare in un posto per restarci, e guardare con gli occhi spalancati, perché c’è un tempo per viaggiare e un tempo per costruire,
un tempo per scappare e uno per guarire,
un tempo per capire, lunghissimo,
un tempo per spiegare,
un tempo per perdonare,
un tempo per perdere tempo.

sabato 22 marzo 2014

22 marzo - Giornata della Memoria e dell'Impegno

Nella Giornata della Memoria e dell'Impegno come scuola sentiamo il dovere di salire sui tetti per informare e diffondere Cultura e Vangelo.
Lo facciamo attraverso le parole di Don Luigi Ciotti, un esempio per tutti, un uomo e un prete immenso



Pubblichiamo il discorso di Papa Francesco.

Cari fratelli e sorelle,
grazie di avere fatto questa tappa a Roma, che mi dà la possibilità di incontrarvi, prima della veglia e della “Giornata della memoria e dell’impegno” che vivrete stasera e domani a Latina. Ringrazio Don Luigi Ciotti e i suoi collaboratori, e anche i Padri Francescani di questa parrocchia. Saluto anche il vescovo di Latina, Mons. Crociata, qui presente. Grazie, Eccellenza.

Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza, ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione, in ogni parte del mondo… E questo deve partire da dentro, dalle coscienze, e da lì risanare, risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, così che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi, e prenda il posto dell’iniquità. So che voi sentite fortemente questa speranza, e voglio condividerla con voi, dirvi che vi sarò vicino anche questa notte e domani, a Latina – pur se non potrò venire fisicamente, ma sarò con voi in questo cammino, che richiede tenacia, perseveranza.

In particolare, voglio esprimere la mia solidarietà a quanti tra voi hanno perso una persona cara, vittima della violenza mafiosa. Grazie per la vostra testimonianza, perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti, siete usciti, per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza. Questo è tanto importante, specialmente per i giovani!

Vorrei pregare con voi – e lo faccio di cuore – per tutte le vittime delle mafie. Anche pochi giorni fa, vicino a Taranto, c’è stato un delitto che non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Ma nello stesso tempo preghiamo insieme, tutti quanti, per chiedere la forza di andare avanti, di non scoraggiarci, ma di continuare a lottare contro la corruzione.

E sento che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti, oggi, ai protagonisti assenti: agli uomini e alle donne mafiosi. Per favore, cambiate vita, convertitevi, fermatevi, smettete di fare il male! E noi preghiamo per voi. Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso, non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità.
Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi, è denaro insanguinato, è potere insanguinato, e non   potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, ancora c’è tempo, per non finire all’inferno. E’ quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Voi avete avuto un papà e una mamma: pensate a loro. Piangete un po’ e convertitevi.
Preghiamo insieme la nostra Madre Maria che ci aiuti: Ave Maria…
Papa Francesco

Discorso durante la veglia di preghiera con i parenti delle vittime della camorra, nella chiesa di San Gregorio VII Roma

martedì 18 marzo 2014

settimane liceo ....


QUI LE FOTO SETTIMANA BIANCA
Con oggi lunedì tutto il LICEO MARISTI è in trasferta. PRIMO e SECONDO con la consueta settimana bianca, 5 giorni per crescere insieme, cimentarsi nello sci e lasciarsi rigenerare dalla bellezza dei paesaggi che la montagna regala. Per adesso un piccolo assaggio, poi ad esperienza conclusa pubblicheremo le foto e i frutti di queste esperienze.


sabato 8 marzo 2014

8 Marzo, grazie a te donna.

Grazie a te, donna-madreche ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposache unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia donna-sorellache porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratriceimpegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacratache sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donnaper il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
(Lettera alla Donne, Giovanni Paolo II).

Grazie a tutte voi donne 
che rendete vivo il carisma Marista 
e insieme costruiamo

il Volto Mariano della Chiesa.

giovedì 6 marzo 2014

MERCOLEDI' DELLE CENERI... INIZIA LA QUARESIMA...


A scuola tutti gli alunni in questi giorni hanno partecipato alla celebrazione del rito delle ceneri che segna l'inizio del tempo di Quaresima. Ogni anno in tanti si chiedono da dove deriva questo rito e perchè si usano le ceneri. Cerchiamo di dare una risposta...

L'origine del Mercoledì delle ceneri è da ricercare nell'antica prassi penitenziale. Originariamente il sacramento della penitenza non era celebrato secondo le modalità attuali. Il liturgista Pelagio Visentin sottolinea che l'evoluzione della disciplina penitenziale è triplice: "da una celebrazione pubblica ad una celebrazione privata; da una riconciliazione con la Chiesa, concessa una sola volta, ad una celebrazione frequente del sacramento, intesa come aiuto-rimedio nella vita del penitente; da una espiazione, previa all'assoluzione, prolungata e rigorosa, ad una soddisfazione, successiva all'assoluzione".

La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.



La teologia biblica rivela un duplice significato dell'uso delle ceneri.

1 - Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell'uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27). Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: "Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere" (Gb 30,19). In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell'uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).

martedì 4 marzo 2014

SETTIMANA CHAMPAGNAT


Dal 24 febbraio al 1 marzo abbiamo dedicato i consueti momenti di riflessione del mattino al nostro fondatore Marcellino Champagnat. Dalla prima elementare al liceo, abbiamo ancora una volta apprezzato attraverso la vita di Marcellino, la meravigliosa opera di Dio e il grande dono fatto all'intera umanità del carisma marista. Essere Maristi oggi significa continuare ad incarnare quei valori di cui è stato testimone Marcellino lungo la sua vita: AMORE PER MARIA, FORZA, CORAGGIO, PAZIENZA, FEDE, DEDIZIONE, DETERMINAZIONE etc...
La novità di quest'anno: i ragazzi del terzo e quarto liceo attraverso la lettura della biografia, hanno conosciuto Fr. Francesco, uno dei primi fratelli che ha iniziato l'avventura con Marcellino; certo il coraggio ai pionieri di questa grande famiglia proprio non è mancato, ma soprattutto la grande fiducia in Dio e in Maria! Il 2 gennaio 2017 festeggeremo insieme il bicentenario MARISTA (1817-2017): continuando a seminare cominciamo a prepararci!!!

Gruppo di Pastorale

celebrazione seconde medie
celebrazione terze medie

celebrazione prime elementari